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Ufficio curatori professionali

A decorrere dal 1° gennaio 2013, con l’introduzione del nuovo diritto della protezione degli adulti, nel Cantone dei Grigioni la tutela d’ufficio è stata rinominata «curatela» e le «autorità di protezione dei minori e degli adulti» hanno sostituito le autorità tutorie.

I collaboratori dell’Ufficio curatori professionali della Regione Moesa attuano, su incarico e sotto la vigilanza delle Autorità di protezione dei minori e degli adulti Grigioni Centrale e Moesa (APMA), le misure di protezione dei minori e degli adulti domiciliati nel Moesano.

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Contatti

Giorgia Varela

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Curatrice Professionale e Responsabile ufficio

T +41 91 835 00 63
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Sebastiano Barbino Paterniti

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Curatore Professionale

T +41 91 835 00 63
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Monica Stadler

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Segretaria

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Alex Berri

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Funzionario Amministrativo

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Per un’eventuale annuncio di pericolo (pericolo di emarginazione sociale, pericolo per il proprio sviluppo educativo, pericolo di povertà, pericolo d’indebitamento, ecc.) e relativa misura di protezione, l’Autorità di Protezione dei Minori e degli Adulti Grigioni Centrale e Moesa (APMA),  è a disposizione. 
Il curatore gestisce il proprio mandato in modo autonomo scegliendo, in collaborazione con il cliente laddove possibile, obiettivi e priorità. Ogni curatela ha quindi le proprie peculiarità, poiché ciascun cliente ha una propria storia di vita, progetti e difficoltà. Il curatore è però tenuto a svolgere il mandato stando sempre attento alla base legale determinante la misura, seppur con una certa flessibilità. I curatori professionali che operano in quest’ufficio hanno conseguito il Bachelor in Lavoro sociale e seguono periodicamente delle giornate di formazione, mantenendo così un costante perfezionamento professionale. Il lavoro del curatore tocca molti ambiti dato che consiste nel sostenere i clienti nel loro percorso di vita.

Tipi di mandato di curatela

Curatela educativa (art. 308 CC): misura istituita a favore delle persone minorenni.
Prevede la nomina di un curatore con lo scopo di consigliare e sostenere i genitori nelle scelte educative. Il curatore all’interno di questa misura può condurre dei colloqui di consulenza, inoltre gli possono essere conferiti dei poteri speciali come la vigilanza delle relazioni personali (organizzazione dei diritti di visita) o la possibilità di seguire il minore nell’ambito scolastico.

Curatela di sostegno (art. 393 CC): misura istituita a favore delle persone maggiorenni.
La persona interessata può richiedere il sostegno del curatore in alcuni precisi ambiti. Ad esempio per ricevere delle informazioni riguardanti gli aiuti sociali, per il sostegno nella compilazione di formulari, per un sostegno nelle scelte importanti (formazione, lavoro, divorzio, acquisti, ecc.).

Curatela di rappresentanza (art. 394-395 CC): misura istituita a favore delle persone maggiorenni.
Il curatore ha il compito di rappresentare la persona interessata in alcuni precisi ambiti. Il curatore può in questo caso agire per conto dell’interessato, il quale non viene però limitato nell’esercizio dei propri diritti civili. A seconda della particolare situazione della persona quest’ultima può essere limitata in modo puntuale in alcuni specifici atti. Questa forma di curatela può prevedere anche l’amministrazione patrimoniale del cliente.

Curatela di cooperazione (art. 396 CC): misura istituita a favore delle persone maggiorenni.
In questo caso il curatore non è rappresentante della persona interessata, ha bensì il compito di cooperare con il cliente dando il proprio consenso rispetto a determinati atti.

Curatela generale (art. 398 CC): misura istituita a favore delle persone maggiorenni.
Comporta l'assistenza personale, gestionale e la rappresentanza. Non devono quindi essere definiti i singoli compiti siccome questa misura viene istituita nei confronti di persone che hanno un particolare bisogno d’aiuto a causa di una limitata capacità di discernimento. 

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